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Andy Ruiz jr “distrugge” Anthony Joshua ed è il nuovo campione
La vittoria di Andy Ruiz jr su Anthony Joshua è forse l’impresa più eccezionale nel mondo della boxe nell’arco degli ultimi 30 anni, ma forse sarebbe interessante andare molto più in là per trovarne una simile, agli storici l’ardua ricerca. Nelle sue dimensioni ci ricorda un po’ l’incredibile disfatta di Mike Tyson contro Buster Douglas avvenuta l’ 11 febbraio 1990 a Tokyo all’apogeo della sua carriera. Una disfatta che in seguito ebbe le sue varie spiegazioni. Ma nel caso del match che ha visto di fronte Joshua e Ruiz jr., terminato alla VII ripresa, le spiegazioni diventano difficili e lo stesso pugile inglese ammetteva che il suo avversario aveva vinto meritatamente, perché si era dimostrato il più forte. Al III round oltrettutto sembrava che la logica seguisse la sua strada maestra quando il messicano-californiano veniva atterrato. Quello che non si poteva prevedere era la sua reazione violenta, indubbiamente Joshua non si aspettava una carica di quel genere o forse la sua sicurezza si è trasformata improvvisamente in paura quando Ruiz lo ha assalito con rabbia. Quel round che doveva segnare l’ennesimo trionfo si trasformava in un incubo che diventava realtà nel VII round con altri due conteggi fino a quando l’arbitro diceva basta. Indubbiamente l’antiestetico neo campione sarà oggetto di studio e profonde analisi e per certi versi diventerà un altro punto a favore di questo sport molto legato all’imprevedibile. Il colmo è che l’avversario designato per l’ormai ex campione era Jarrel Miller, che non aveva passato il test antidroga. Il Madison Square Garden era pieno di gente venuta dall’Inghilterra per seguire il cammino del suo campione molto forte e bravo, che pure qualche dubbio lo aveva lasciato dalle Olimpiadi da lui vinte. L’organizzatore Hearn ha fatto sapere subito che nel contratto c’è una clausola di rivincita e che lui farà di tutto per organizzare il match entro la fine dell’anno probabilmente in Inghilterra. Indubbiamente la fibrillazione di questa categoria potrebbe aumentare anche perché Tyson Fury è pur sempre un soggetto imprevedibile e Deontay Wilder, a questo punto il n. 1 in assoluto, ha un record costruito in base alla sua potenza più che sul valore degli avversari fin qui incontrati.